Stati Uniti, i tassi sui mutui continuano a calare, ma forse le nuove decisioni della Fed interromperanno questo decremento.
La compagnia Freddie Mac ha pubblicato pochi giorni fa il report definitivo sull’andamento dei tassi di interesse applicati sui finanziamenti immobiliari ipotecari concessi dagli istituti di credito statunitensi nella settimana di metà febbraio. Il risultato, come atteso dagli analisti, denota un ulteriore calo rispetto ai valori medi della settimana precedente, prolungando un trend di deprezzamento dei tassi sui mutui americani.
Il valore medio applicato oggi dagli istituti di credito statunitensi è infatti il livello minimo degli ultimi due mesi, ed è principalmente riconducibile all’azione svolta dalla Federal Reserve con il suo programma di supporto per le compravendite immobiliari, garantendo un basso costo dei finanziamenti sottoscritti per tali operazioni di acquisto, di costruzione o di rifinanziamento di mutui già in ammortamento.
Stando al monitoraggio di Freddie Mac, infatti, il tasso medio applicato ai finanziamenti immobiliari ipotecari con scadenza pari a 30 anni sarebbe oggi sceso al 4,93%, rispetto al 4,97% riscontrato nella settimana precedente. In calo anche i tassi medi applicati ai finanziamenti immobiliari con scadenze inferiori: a titolo di esempio, ricordiamo che il livello sui mutui a 15 anni è ora calato al 4,33%.
Dopo le recentissime introduzioni della Federal Reserve in materia di tassi di interesse, tuttavia, gli analisti sembrano scommettere su un pronto rialzo dei tassi applicati ai finanziamenti immobiliari su territorio degli Stati Uniti. Tale incremento, tuttavia, non sarà immediato, ma si rivelerà con un ritmo particolarmente dinamico solamente a partire dall’inizio del mese di aprile, mentre il mese di marzo viaggerà ancora su ritmi da minimo storico.
Infine, ricordiamo che stando alla recente pubblicazione della Mortgage Bankers Association, il valore dell’indice che monitora l’andamento delle erogazioni di finanziamenti immobiliari sarebbe calato del 2,1% nella settimana terminata il 12 febbraio, frutto di una contrazione dei rifinanziamenti pari all’1,2% e degli acquisti pari al 4%.