Negli Stati Uniti i tassi di interesse subiscono un rallentamento, giudicabile ampiamente momentaneo in una strada di ripresa.
Negli Stati Uniti i tassi di interesse applicati dagli istituti di credito locali sulle operazioni di finanziamento immobiliare hanno subito un sorprendente calo, che mette fine a quasi due mesi di incremento pressochè continuo.
Freddie Mac – l’istituto che compie il settimanale monitoraggio sul costo del denaro sui mutui – ha infatti affermato che nell’ultima settimana i tassi sui mutui a tasso fisso a 30 anni sono calati al 4,77%, contro il 4,86% della settimana precedente.
Certo è che la soglia minima storica toccata nel mese di novembre è piuttosto lontana (4,17%, il minimo da 40 anni a questa parte), ma è altrettanto vero che questo evidenzia un rallentamento piuttosto importante nella strada di superamento del 5%, oramai inevitabile.
In calo anche i tassi di interesse applicati ai mutui con scadenze inferiori: ad esempio, quelli con durata pari a 15 anni portano i tassi di interesse medi al 4,13%, contro il precedente 4,20%, e contro il 3,57% di novmebre che rappresentò il minimo storico dal 1991.
I tassi di interesse dovrebbero comunque presto riprendere la loro strada in salita, oscillando tra il 5% e il 6% per tutta la rimanente parte dell’anno.