Negli Stati Uniti cala il numero delle compravendite di nuove case; in aumento invece il prezzo cui vengono concluse le trattative.
Le vendite di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo negli Stati Uniti sono inaspettatamente calate durante il mese di febbraio, toccando un livello minimo storico recente: la causa – a detta delle principali analisi locali – andrebbe ricercata principalmente dentro il mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione che continua a preoccupare, nelle sfavorevoli condizioni meteorologiche, e nell’elevato numero di pignoramenti immobiliari.
Di conseguenza, il numero degli acquisti di nuove proprietà ad uso abitativo sono calati di 2,2 punti percentuali, giungendo a un volume annualizzato pari a “sole” 308 mila unità, contro previsioni degli economisti americani che invece davano come maggiormente probabilmente un valore annualizzato vicino alle 315 mila unità, in linea con la prestazione non certo troppo insoddisfacente riscontrata a gennaio.
Di contro, crescono i prezzi delle proprietà immobiliari di nuova costruzione, il cui ritmo di incremento assume valori massimi negli ultimi 26 mesi.
A tal proposito, il Segretario del Tesoro Timothy Geithenr ha dichiarato che occorrerà “molto tempo” affinchè il mercato immobiliare possa completamente riprendersi, e affinchè le mosse predisposte dall’amministrazione governativa statunitense possano dipanare pienamente i propri effetti.
Un report del Dipartimento del Commercio dimostra inoltre come in tre delle quattro macro regioni degli Stati Uniti vi sia stato un calo degli acquisti durante il mese di febbraio 2010. In particolar modo, gli acquisti sono calati addirittura del 20% nel Nordest, e del 18% nel Midwest. Più contenuta la flessione nel Sud, dove il calo delle compravendite è stato del 4,6%. Nella parte occidentale, il trend è invece stato in controtendenza: le compravendite sono incrementate di ben 21 punti percentuali, per un incremento su base annua pari al 35%, il massimo dal marzo del 2004.
Cresce, infine, anche la disponibilità di case sul mercato: stando alle stime, occorrerebbero circa 9,2 mesi per vendere l’intero portafoglio immobiliare ora esistente, contro gli 8,9 mesi di gennaio.