Da parecchio tempo in Italia il mutuo per la prima casa è “portabile“; questa procedura, denominata surroga, è per Legge senza costi e senza oneri applicabili a carico del mutuatario. Ma in assenza di costi per il contraente, questa procedura, da una banca ad un’altra, non sembra essere, e non è un caso, molto apprezzata dagli istituti di credito, visto che vedono perdere un cliente senza poter trarre alcun utile presente ed ancor più futuro.
A distanza di qualche anno dall’entrata in vigore delle “lenzuolate” di Pierluigi Bersani, ex ministro dei precedenti Governi di centrosinistra, a quanto pare le banche continuano a frapporre ostacoli all’applicazione di una procedura fortemente voluta al tempo ed accolta con grande soddisfazione dalle Associazioni dei Consumatori.
Ebbene, al riguardo, Altroconsumo nei giorni scorsi ha reso nota un’indagine, effettuata dall’Associazione visitando ben 270 filiali delle più importanti banche italiane, mettendosi nei panni di un cliente che vuole surrogare il proprio mutuo al fine di poter pagare le rate del finanziamento immobiliare con condizioni e tassi più convenienti.
Ebbene, di queste 270 filiali ben 41 hanno accansato scuse nell’applicazione della surroga, mentre altre nove hanno proposto al posto della surroga, senza costi per il mutuatario così come prescrive la Legge, la sostituzione del mutuo che è chiaramente più costosa per il contraente e, guarda caso, vantaggiosa in termini di ritorno economico per la banca.
In tutto, quindi, oltre il 18% delle 270 banche non ha fornito ad Altroconsumo delle risposte e delle soluzioni adeguate nonostante la Legge parli chiaro. Ma dall’agosto scorso, tra l’altro, le banche non hanno più scuse visto che se per la surroga passano più di 30 giorni di ritardo, il mutuatario ha diritto al risarcimento. Di conseguenza, se vi trovate nella situazione di una surroga applicata oltre il “tempo massimo”, cliccando qui potete accedere ad una lettera tipo fac-simile per chiedere il dovuto indennizzo.