In futuro, in Italia, sugli immobili non sarà introdotta alcuna tassa patrimoniale. A confermarlo in questi ultimi giorni è stato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in risposta ad indiscrezioni di stampa legate all’attuale iter parlamentare che porterà all’approvazione del federalismo fiscale compreso il cosiddetto federalismo municipale. Riguardo al secco no alla patrimoniale sugli immobili la Fiap ha espresso soddisfazione e nel contempo ha ben accolto le nuove proposte formulate dal Ministro Calderoli.
Secondo la Federazione, infatti, l’abolizione della tassa di registro, e quella di bollo, unitamente alla ulteriore riduzione delle aliquote legate all’applicazione della cosiddetta cedolare secca sugli affitti, permetteranno nel nostro Paese di sbloccare il mercato immobiliare e di generare vantaggi a favore sia degli inquilini, sia dei proprietari di case.
Le nuove aliquote sul regime di imposta sostitutivo sui redditi da locazione, infatti, sono state abbassate al 19% per i contratti di affitto a canone agevolato, ed al 21% per quelli che invece saranno stipulati sul mercato libero. Secondo quanto messo inoltre in risalto dal presidente della Fiaip, Paolo Righi, a regime la cosiddetta “IMU”, la tassa unica sugli immobili che troverà applicazione sulle seconde case, assorbirà sia l’Irpef, sia l’Ici, a fronte di un’aliquota al 7,6 per mille, e della contestuale possibilità di ottenere un abbattimento del 50% delle aliquote nel caso in cui l’immobile venga dato in locazione.
Nel complesso, quindi, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, proprio per voce del Presidente Righi, ed in rappresentanza degli agenti immobiliari, si augura che le proposte formulate dal Ministro Calderoli vengano approvate all’unanimità, ovverosia con il voto favorevole sia della maggioranza, sia dell’opposizione come segno che la politica guarda “agli interessi del mercato immobiliare e non risenta dello scontro politico in atto”. Ricordiamo che nell’iter di approvazione del federalismo municipale sono attualmente in corso delle trattative tra l’Esecutivo ed l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) che ha avanzato delle richieste.