I tassi di interesse applicati mediamente applicati dagli istituti di credito statunitensi alle operazioni di mutuo casa sono rimsti pressochè invariati durante l’ultima settimana. A sostenerlo è la società Freddie Mac, che cura il periodico monitoraggio, e che conferma le apparenze di un mantenimento del costo del denaro su livelli storici minimi.
Il tasso di interesse medio applicato alle operazioni di mutuo casa con durata a 30 anni è infatti calato a 3,99 punti percentuali durante la settimana terminata il 10 novembre, contro un livello pari a 4 punti percentuali che aveva contraddistinto la settimana ancora precedente. Parallelamente, il tasso di interesse fisso medio applicato ai mutui a tasso fisso a 15 anni, è diminuito dai 3,31 punti percentuali di sette giorni fa, agli attuali 3,30 punti percentuali.
Il tasso di interesse a 30 anni, raggiunto ora dalle banche americane, non è comunque il minimo storico mai rilevato da Freddie Mac, che precisa come durnate il mese di ottobre il tasso di interesse toccò quota 3,94 punti percentuali, la soglia più conveniente dal 1971 ad oggi.
Il calo nel costo del denaro, tuttavia, non ha provocato alcun mutamento positivo nell’andamento delle transazioni immobiliari. Come era lecito attendersi, infatti, le ristrettezze creditizie e un tasso di disoccupazione ancora intorno ai 9 punti percentuali, stanno tenendo milioni di famiglie americane lontane dalle operazioni di mutuo casa per l’acquisto della propria prima csa di proprietà.
Il prezzo medio di una casa nel mercato americano è così diminuito durante il terzo trimestre, in ben 111 delle 150 aree metropolitane oggetto del periodico monitoraggio da parte della National Association of Realtors: un segnale evidente di pressione al ribasso generato dalle scarse transazioni, alimentate a loro volta dalla debole domanda di settore. Una situazione che non dovrebbe migliorare nel corso del breve termine.