La Banca Centrale Europea ha ritoccato il tasso di interesse ufficiale di riferimento sulle operazioni di rifinanziamento, portandolo – con una decisione ampiamente attesa – dall’1,25% precedente all’attuale 1,50%, in un aumento di 0,25 punti percentuali che non dovrebbe affatto essere l’ultimo di questo 2011, anche se non è ancora ben chiaro comprendere quanti (e di quali entità) saranno i prossimi apprezzamenti da parte dell’istituzione monetaria più importante dell’Eurozona.
Contrariamente ad altre volte, infatti, il suo numero uno, Jean Claude Trichet, ha preferito tenere un po’ di margine di riserbo nel preannunciare le prossime mosse della propria istituzione, non permettendo agli osservatori di comprendere se si trattasse di una semplice mossa per prendere ulteriormente tempo per analizzare l’evoluzione dei fatti, o se in realtà la BCE sappia benissimo cosa fare nel corso dei prossimi trimestri.
Ciò che sembra abbastanza plausibile, è che il 2011 si possa chiudere con un livello dei tassi di interesse ufficiali di riferimento superiore all’1,50% ora adottato. La forbice di previsioni oscilla tra l’1,75% e il 2%, mentre più raramente il tasso di interesse ufficiale di riferimento di fine esercizio dovrebbe essere il 2,25%, o addirittura di più.
In altre parole, la versione più cauta sosterrebbe che la Banca Centrale Europea porterà in rialzo i tassi di interesse ufficiali di riferimento una sola volta da qui alla fine dell’anno, con un incremento di 25 basis points, replicando pertanto quanto realizzato pochi giorni fa.
La versione più pessimista della forbice cui facevamo riferimento, invece, sostiene che la Banca Centarle Europea aumenterà di 25 basis points per trimestre 2011 i tassi ufficiali di riferimento o, in alternativa, realizzerà un unico incremento di 50 basis points a cavallo tra settembre e ottobre.
In ogni caso, i mutuatari che hanno contratto un finanziamento a tasso di interesse variabile farebbero bene a preparasi per nuovi, attesi, aumenti.