Stando alle ultime rilevazioni esaminate in materia, i tassi di interesse che negli Stati Uniti sono mediamente applicati sui finanziamenti immobiliari a tasso fisso sono calati ulteriormente nel corso dell’ultima settimana, arrivando a toccare il livello minimo da otto mesi a questa parte. Il tasso medio applicato sui finanziamenti a 30 anni è infatti calato al 4,39% nella settimana terminata il 4 agosto, contro il 4,55% rilevato nella settimana precedente di riferimento.
Ancora, Freddie Mac sostiene che il tasso medio applicato ai mutui sarebbe calato anche per quanto concerne le scadenze inferiori, con i tassi sui mutui a 15 anni che hanno subito una contrazione al 3,54%, contro il precedente 3,66%. Anche in questo caso, si tratta di un ritorno a un livello molto basso per lo storico recente, che non è escluso possa subire ulteriori flessioni nel corso delle prossime settimane.
Il tasso di interesse applicato ai mutui a 30 anni è oggi al più basso livello dal 18 novembre 2010, quando la soglia fu esattamente pari al 4,39%, ma non è certamente il livello minimo record nel corso dell’ultimo anno: poche settimane prima del 18 novembre 2010, infatti, i tassi medi applicati ai capitali erogati a medio lungo termine hanno toccato il 4,17%, la soglia minima rilevata da Freddie Mac dal 1971 ad oggi.
Il costo così basso dell’indebitamento finanziario sta invogliando un numero crescente di mutuatari a dar seguito a operazioni di sostituzione di mutui in corso di ammortamento, con i rifinanziamenti che assorbono quote sempre maggiori delle richieste di finanziamento. Male invece le richieste di mutuo per acquisto casa, trattenute al ribasso da un tasso di disoccupazione sicuramente troppo elevato per poter garantire una ripresa del comparto.
Le erogazioni di finanziamenti immobiliari sono infatti cresciute del 7,1% nel corso dell’ultima settimana, ma l’incremento è merito sostanziale dell’andamento dei rifinanziamenti, sviluppatisi del 7,8%.