Il mercato italiano è strano, c’è chi si lamenta che è un periodo delicato, troppo delicato, con molta voglia d’investire nel mattone e poche risorse economiche a disposizione. Poi però ci sono i dati che parlano di un incremento del 29% delle transazioni per immobili di lusso. Come la mettiamo?
Le case di lusso, le tanto odiate e tanto amate abitazioni di lusso, sono sempre più gettonate e le transazioni per questo genere di immobili sono aumentate del 29%. Siccome si parla di abitazioni di un certo livello, è bene non trascurare l’elemento prezzi. Con l’aiuto di Immobiliare.it siamo arrivati a questa panoramica che oltre ai costi degli immobili affronta anche il sistema di sconti.
I prezzi che restano alti
L’osservatorio redatto da Tirelli and Partners ha analizzato i valori minimi, medi e massimi non solo dei prezzi richiesti, ma anche di quelli effettivi. Per la prima volta da ben undici semestri, anche questo valore è risultato essere in aumento e si è assestato in una forchetta compresa fra il +0.4% (minimo) e +1.8% (massimo) per quelli richiesti; aumentano invece dell’ 1,3% quelli effettivi.
Gli sconti sempre in calo
Fra i molti indici considerati dall’osservatorio di Tirelli and partners uno solo è in negativo, ma per chi opera nel mercato non è certo una cattiva notizia visto che stiamo parlando degli sconti sul prezzo richiesto per la vendita degli immobili. Se nel primo semestre del 2015 lo sconto medio si era assestato al 14,9%, la seconda metà dell’anno ha visto scendere il parametro all’11,5% equivalenti ad una riduzione pari al 23%. Ultimo punto osservato il tempo medio di vendita che, ormai, è arrivato a sfiorare i 33 mesi. Il dato, senza dubbio alto, è stato comunque reso meno drammatico dal fatto che addirittura il 16% delle vendite si è concluso all’interno dei canonici sei mesi di durata del primo mandato di vendita.