Nel corso del 2010, ricorda l’Agenzia del Territorio nel suo recente report “Gli immobili in Italia”, il valore di mercato medio risulta di 200 mila euro per le abitazioni di residenza e di circa 151 mila euro per le abitazioni diverse da quella principale, in crescita rispetto al 2009, anno in cui il Valore OMI medio si attestava a quasi 198 mila euro per le abitazioni principali e a circa 146 mila euro per le altre abitazioni. Il valore di mercato delle abitazioni principali è 2,25 volte il corrispondente Valore Imponibile Potenziale IMU (VIP), mentre per le abitazioni diverse dalla prima casa tale rapporto è pari a 2,42.
Uno scostamento che riguarda tutte le regioni e che – afferma il Territorio – “è imputabile al fatto che le abitazioni diverse dalla principale sono normalmente “seconde case” site in località turistiche, dove il valore del patrimonio immobiliare è generalmente più elevato della media”(vedi anche Prezzi case giù per colpa dell’Imu).
Notevole è comunque la variabilità a livello territorio, con valori di mercato più alti della media, prosegue l’Agenzia, “per le abitazioni principali possedute da proprietari residenti in Trentino Alto Adige (325 mila euro), in Valle d’Aosta (316 mila euro) e in Liguria (305 mila euro); al di sotto della media nazionale risulta il Valore OMI delle abitazioni principali possedute da proprietari residenti nelle regioni del Sud Italia (tranne la Campania) e in particolare in Basilicata (108 mila euro), Calabria (113 mila euro) e Molise (115 mila euro)”.
La distribuzione del valore di mercato medio delle altre abitazioni è molto simile a quella relativa alle prime abitazioni: gli immobili con il Valore OMI medio più elevato – conclude il report – “appartengono a proprietari residenti in Trentino Alto Adige (245 mila euro), in Liguria (210 mila euro) e in Toscana (207 mila euro). Valori sensibilmente più bassi della media nazionale si rilevano in Basilicata (61 mila euro), Molise (71 mila euro) e Calabria (72 mila euro)”.