Negli ultimi anni si è diffuso l’utilizzo delle stufe a pellets per riscaldare gli ambienti domestici. Un’abitudine presente soprattutto nei luoghi di montagna, non allacciati alla rete nazionale del gas. Ma come funzionano questi impianti e quali vantaggi hanno?
I pellets sono “palline” di segatura e di scarti di legno puro pressati, provenienti da lavorazioni industriali e falegnamerie. Per la loro fabbricazione non sono necessari collanti, sfruttano infatti le resine naturali del legno e ciò li rende un prodotto ecologico.
Il potere calorifico dei pellets è di circa un punto percentuale maggiore rispetto a quello del legno e i pellets vengono venduti senza bisogno di stagionatura, con un ridotto contenuto d’acqua.
I vantaggi delle stufe a pellet sono innumerevoli. Basti pensare che a parità di calore si ha un impianto che non emana fumi ed odori, assolutamente sicuro ed automatico.
Proprio come la legna vera però i pellets ardono, creando in casa la magica atmosfera del fuoco. Rispetto agli impianti tradizionali a gas, con i pellets non si corre il rischio dell’emanazione di monossido di carbonio. La facilità d’utilizzo è data anche dalla facilità di stoccaggio dei sacchi di pellets.
A livello tecnologico, i nuovi modelli hanno raggiunto alti standard qualitativi e con una stufa medio-grande si possono riscaldare più ambienti con un semplice sistema di canalizzazione dell’aria. L’importante è progettare bene l’impianto e affidarsi a tecnici esperti per l’installazione.
Le stufe a pellets di nuova generazione sono dotate di ottimi “confort tecnologici”, come la Sim Card attraverso cui comandare in remoto (grazie al proprio cellulare), l’accendimento programmato della stufa, per trovare la casa già calda.
Giusto per fornire qualche cifra, si può acquistare una stufa a pellets di fascia media. Anche chi possiede una seconda casa per il fine settimana o semplicemente chi è alla ricerca di una soluzione per riscaldare un ambiente grande, può farci un pensierino.