Gli acquisti di nuove case sul mercato immobiliare statunitense sono cresciuti di un ottimo trend durante il mese di marzo, rilanciandosi dopo che il dato aveva toccato il dato minimo mai riscontrato nel corso degli ultimi tempi, a causa di una evidente debolezza dell’industria del mattone.
Le vendite di nuove case, infatti, sono cresciute dell’11,1% a quota 300 mila unità annualizzate, con una nuova soglia conseguita che va ben al di là delle stime formulate dai principali analisti di mercato, come confermato dal report pubblicato nel corso degli ultimi giorni dal Dipartimento del Commercio americano.
A fronte dell’incremento del volume di vendita delle nuove case, corrisponde tuttavia una flessione dei prezzi ai quali sono concluse le transazioni, che risentono dell’evidente deterioramento qualitativo dell’immobiliare statunitense.
Gli analisti sono comunque ottimisti sul futuro del mercato immobiliare locale, considerando molto positivo il rimbalzo delle transazioni osservato con il passaggio dal mese di febbraio al mese di marzo.
Il futuro dovrà comunque fronteggiare le consolidate difficoltà, che nel mercato statunitense – e non solo prendono il nome di disoccupazione e di pignoramenti – i cui miglioramenti andamentali sembrano tardare ad arrivare in maniera significativa.