Proseguiamo il nostro viaggio nel real estate internazionale occupandoci di ciò che accade nel mercato immobiliare di Singapore, dove le compravendite di case hanno toccato livelli molto bassi, con un vero e proprio crollo riscontrabile nel corso del sesto mese del 2011, che ha fatto retrocedere la soglia di acquisti delle proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo ai gradini più bassi degli ultimi sei mesi.
Stando infatti a quanto sostengono le autorità locali nel proprio sito web, le vendite di case a Singapore sarebbero precipitate di ben 25 punti percentuali nel corso del mese di giugno, per una contrazione record nel precedente semestre, come principale conseguenza dei numerosi sforzi che il governo sta producendo per cercare di frenare la forte crescita dei prezzi delle case nella propria area di riferimento.
Il numero di unità residenziali oggetto di compravendita nel corso dello scorso mese è infatti stato pari a 1.182 unità contro le precedenti 1.575 unità, per il livello minimo da febbraio 2011. Stando agli osservatori del real estate locale, è l’effetto immediato della variazione di preferenze degli investitori, che scoraggiati dai forti limiti introdotti dal governo in materia immobiliare, hanno rivolto le proprie preferenze ad altri settori di impiego.
In difficoltà anche l’economia del Paese. Per la prima volta negli ultimi tre trimestri, infatti, la produzione interna lorda della zona ha subito un deciso rallentamento, principalmente ricollegabile al crollo della produzione dell’industria manifatturiera, che a sua volta risente delle enormi difficoltà economiche che stanno attraversando il vecchio Continente e gli Stati Uniti, non controbilanciate dal positivo andamento di alcune economie asiatiche.
Il risultato è stata la contrazione del prodotto interno lordo di 7,8 punti percentuali durante il secondo trimestre dell’anno rispetto al trimestre precedente, quando invece vi fu un incremento di ben 27,2 punti percentuali.