Brutte notizie per il mercato immobiliare statunitense, che fatica a riprendersi dalle difficili condizioni nelle quali permane da diverso tempo. Stando a quanto sostiene la National Association of Realtors in un recentissimo report, infatti, i volumi di case usate oggetto di vendita nel mercato ora considerato, sarebbero calati a maggio ai minimi livelli da oltre sei mesi a questa parte.
Il volume di vendita di case esistenti nel mercato statunitense, nel periodo sopra indicato, è infatti calato di 3,8 punti percentuali a un volume annualizzato pari a 4,81 milioni di unità, pressochè in linea con le attese degli analisti di settore, che infatti non si sono mostrati granchè sorpresi per il nuovo scenario che si è venuto a formare con rapidità in questo segmento del real estate a stelle e strisce.
Per quanto riguarda le cause, c’è poco da aggiungere rispetto a quanto abbiamo più volte documentato negli scorsi mesi. Il tasso di disoccupazione intorno al 9%, e le ristrettezze creditizie adottate dalle banche locali, stanno costringendo i venditori a tempi di attesa molto lunghi per la conclusione delle trattative, in un mercato che sembra sempre più condizionato dalla presenza di 1,7 milioni di unità abitative precedente oggetto di esproprio.
Ricordiamo come, su base storica, il picco del segmento fu raggiunto nel 2005, quando il volume di unità abitative usate vendute fu pari a 7,08 milioni di unità. Il livello minimo si è invece toccato nel 2010, quando il volume di unità abitative usate passate di mano fu pari a 4,91 milioni di unità. Un livello che, se il 2011 dovesse proseguire in tale trend negativo, potrebbe essere avvicinato dall’attuale esercizio.
Per quanto riguarda infine le singole macro regioni, ricordiamo come delle quattro aree, il Midwest abbia ottenuto la performance più negativa, con una contrazione di 6,4 punti percentuali, e prezzi medi di vendita in flessione di 4,6 punti percentuali a un livello medio di 166.500 dollari.