Le vendite delle case nelle aree immobiliari di Hong Kong più gettonate dagli investitori locali e stranieri hanno subito un crollo di ben 58 punti percentuali durante la scorsa settimana. Una flessione preventivabile – pur non in queste proporzioni – poiché spinto dalle iniziative governative che hanno inasprito le regole concessorie del credito per i compratori esteri e per quelli appartenenti alla città.
Il calo delle vendite dovrebbe altresì portare in flessione i valori commerciali delle abitazioni, che rispetto all’inizio del 2009 hanno già conseguito una importante contrazione, e che potrebbe essere prolungata anche nei prossimi trimestri a causa delle impressioni degli investitori locali e stranieri di una duratura debolezza del real estate nelle compravendite di proprietà immobiliari ad uso abitativo.
Altra determinante che dovrebbe rendere più critico il prolungamento di un trend potenzialmente positivo nelle compravendite immobiliari abitative sarà il presumibile incremento dei tassi di interesse applicati dalle banche sui capitali oggetto di mutuo, il cui apprezzamento dovrebbe non solo prendere corpo durante l’anno in corso, ma accelerare in vista della parte conclusiva dell’esercizio in corso.
Nonostante il quinto calo consecutivo delle vendite delle case durante il mese di maggio, i prezzi delle proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo continuano a crescere, facendo registrare un incremento di 1,3 punti percentuali nel corso della settimana terminata il 5 giugno, rispetto ai volumi riscontrati nella precedente settimana.
Secondo gli analisti, i prezzi non scenderanno immediatamente, ma occorrerà avere ancora un po’ di pazienza affinchè le negoziazioni immobiliari recepiscano il nuovo scenario nel mercato immobiliare di Hong Kong. Ma quanto occorrerà attendere? Secondo le previsioni ritenute più attendibili, il termine potrà essere fissato in un altro mese o, nella peggiore delle ipotesi, in altri due o tre mesi (e comunque, entro la fine della stagione estiva).