Secondo una recentissima analisi pubblicata a cura del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, nel Paese nordamericano le vendite di case di nuova costruzione sarebbero cresciute a un livello superiore alle previsioni durante il mese di settembre, grazie a un ribasso dei prezzi commerciali che ha invogliato un numero inaspettato di compratori a porre in essere le operazioni relative all’interno del segmento immobiliare abitativo.
Come conseguenza di quanto sopra, le vendite di nuove case sono cresciute del 5,7% per un volume annualizzato pari a 313 mila unità, e contro le 300 mila unità previste dagli economisti di Bloomberg. Il prezzo medio sembra essere stato la determinante principale di questo rimbalzo, visto e considerato che il valore di vendita è stato inferiore di circa 10 punti percentuali rispetto a quanto riscontrato nello stesso mese dello scorso anno, per il passo indietro più rilevante da oltre due anni a questa parte.
L’incremento delle vendite di case di nuova costruzione è stato particolarmente significativo nelle parti occidentali e meridionali della Nazione. Nel resto del Paese, invece, la domanda per l’acquisto di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo avrebbe riscontrato un calo più o meno significativo, dimostrando quanto sia debole e imprevedibile (anche) questo segmento del real estate a stelle e strisce.
Per quanto invece riguarda l’andamento delle vendite di case usate, sul mercato secondario, che rappresentano circa il 94% di tutte le transazioni immobiliari, il dato mostra un evidente calo di 3 punti percentuali, per un andamento annualizzato pari a 4,91 milioni di unità durante il mese di settembre. Il prezzo medio, come documenta l’analisi compiuta dalla periodica osservazione della National Association of Realtors, è in flessione di 3,5 punti percentuali rispetto a quanto fu rilevato nello stesso mese dello scorso anno. Gli acquisti in liquidità sono stati pari al 30% del totale.
