Il mercato immobiliare di Venezia viaggia a ritmi inferiori alla media nazionale: - 21%.
L’andamento del mercato immobiliare nazionale ci dice che, in media, il numero delle transazioni ad oggetto compravendita di proprietà da destinare ad uso abitativo è calato in media del 15%. In media, appunto, perché c’è chi ovviamente ha fatto peggio.
L’esempio sotto gli occhi di tutti – e soprattutto dopo che diversi giornali hanno ripreso lo studio condotto dall’Osservatorio dell’Agenzia per il Territorio – è quello dell’area di Venezia: nella provincia veneta, e soprattutto all’interno “metropolitano” del capoluogo, il numero delle transazioni immobiliare è oramai in picchiata, ed ha superato una contrazione su base annua del 20%.
Purtroppo, come spesso accade osservando i dati che caratterizzano lo scenario immobiliare italiano da qualche tempo a questa parte, anche la crisi immobiliare di Venezia ci pare contraddistinta da un’insensibilità dei prezzi alla flessione della domanda. Ciò che sembra marchiare la recessione immobiliare italiana (ma non solo) del 2009 è infatti la mancanza di elasticità dei prezzi. Questi, infatti, si dimostrano sempre più rigidi nei confronti di un’offerta e di una domanda visibilmente in calo.
Di conseguenza, a fronte di percentuali di contrazione delle transazioni oramai stabilmente in doppia cifra, i prezzi alla vendita si dimostrano pressoché stabili, alimentando così un’ulteriore flessione delle compravendite.
Nell’attesa che la situazione si sblocchi – presumibilmente con una nuova ripresa della domanda targata 2010, o almeno si spera – l’Osservatorio ci comunica che per acquistare un appartamento di fascia media nella Provincia di Venezia occorrono quasi 170.000 euro con prezzi che, per quanto ovvio, si raddoppiano se la reale intenzione è invece quella di acquistare un’abitazione all’interno del perimetro urbano del capoluogo.
Le previsioni ci dicono invece che le proprietà immobiliari della laguna dovrebbero riprendere ad apprezzarsi già nella seconda metà del 2010: insomma, il momento per fare affari nel settore, se così è lecito definire l’acquisto di case a prezzi del 2007/2008, forse è davvero giunto.