Dopo il terremoto e dopo le parole del Vescovo ai funerali delle vittime del terremoto che il 24 agosto ha colpito il Centro Italia, si cerca di capire chi sia il vero responsabile del disastro. Sicuramente il sisma ha avuto la sua importanza ma forse anche l’irregolarità delle costruzioni deve essere approfondita.
La prima cosa che non è sembrata “possibile” è la caduta della scuola che sulla carta era costruita secondo i criteri antisismici. Invece, sembra che sia stata eretta da una ditta che non ha rilasciato alcun certificato rispetto al sistema di costruzione e rispetto alla scelta dei materiali. Forse è vero quel che dice il vescovo che la colpa di questo disastro è dell’uomo. Fatto sta che adesso si deve aprire un confronto tra Governo e Parlamento su emergenza, ricostruzione e prevenzione. Si fa portavoce della necessità del confronto, Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera. Sulla sua pagina Facebook, Realacci scrive:
“L’audizione del Sottosegretario De Vincenti alle Commissioni riunite Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera e Ambiente del Senato sarà la prima occasione politica di confronto sulla gestione dell’emergenza, sulla ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto e sulle politiche di prevenzione antisismica.
Giudicati positivamente sia l’ipotesi di nominare Vasco Errani commissario per la ricostruzione sia il piano “Casa Italia”, ma, aggiunge Realacci “sarà necessario mettere in campo vari strumenti sia tecnici, che fiscali ed economici, come il fascicolo di fabbricato la cui seria e piena adozione non è più rinviabile, l’estensione e il rafforzamento dell’ecobonus anche in funzione antisismica per le case, gli interi edifici, le strutture pubbliche e le imprese nella Legge di Stabilità e un piano di finanziamenti per la messa in sicurezza statica degli edifici pubblici a partire da scuole e ospedali”.